Cosa prevede la legge sui dispositivi anti-abbandono?
L’obbligo per mettersi in regola con il seggiolino auto del proprio bimbo è scattato il 7 novembre di quest’anno. Si tratta di un decreto aspettato da tempo, volto a ridurre i casi di amnesia dissociativa e salvare la vita dei bambini. nel quale sono state anche specificate le date e le caratteristiche dei dispositivi anti-abbandono dei bambini.
Amnesia dissociativa: una delle cause di abbandono
Nonostante esistano casi, in cui i genitori volontariamente lasciano il proprio bimbo in auto (magari per pochi minuti, non pensando che in questo caso il bimbo possa comunque andare incontro a gravi conseguenze), l’amnesia dissociativa, conosciuta anche come black out della memoria, è una patologia che si manifesta negli adulti sia a causa della stanchezza, che può essere dovuta al poco sonno o ad altre cause, sia per la routine di alcuni gesti. In questi casi, è come se la mente eliminasse parte della memoria; come se cancellasse da una lista qualcosa che non dovrebbe essere eliminato. Il tutto accade in maniera naturale, senza che il soggetto colpito se ne renda conto.
Al fine di evitare che inaspettati eventi di amnesia dissociativa possano causare tragedie, esperti di sicurezza e medici raccomandano, ad esempio, di lasciare al fianco del seggiolino oggetti indispensabiliper la vita di tutti i giorni, come ad esempio borse o chiavi di casa. Questo, insieme ai dispositivi anti-abbandono, rientra nella lista di semplici gesti che possono fare la differenza.
I dispositivi anti-abbandono
Per quanto riguarda, invece, i veri e propri dispositivi anti-abbandono, la Legge stabilisce che possono essere di tre tipologie:
- Integrati all’origine nel seggiolino auto per bambini;
- Una dotazione di base o accessori del veicolo, compresi nel fascicolo di omologazione del veicolo stesso;
- Indipendenti sia dal sistema di ritenuta per bambini sia dal veicolo.
Rientranti nella prima e nella terza categoria sono i dispositivi attualmente più in uso da parte dei genitori. Il numero di questi prodotti, peraltro, nel tempo tenderà ad aumentare e verrà data a tutti i genitori la possibilità di essere in regola con la Legge potendo scegliere prodotti di fasce di prezzo differenti, e quindi, accessibili a tutti.
Qualunque sia il tipo di dispositivo scelto, integrato nel seggiolino oppure indipendente, è necessario che:
- Si attivi automaticamente ad ogni utilizzo senza ulteriori azioni da parte del conducente;
- Dia segnali visivi e acustici;
- Questi segnali siano percepibili all’interno o all’esterno del veicolo.
Se non dovesse rispettare uno di questi tre punti, può essere che il seggiolino anti-abbandono non venga reputato “a norma”, e si potrebbe quindi incorrere al rischio di multe.
Quando si rischia la multa e cosa si rischia
Il consumatore rischia la multa se:
- Non ha il sistema anti-abbandono;
- Ha un sistema anti-abbandono che non sia autorizzato dal produttore del seggiolino;
- Ha un sistema che non è conforme ai requisiti imposti dalla legge;
- Ha il dispositivo bluetooth , ma non lo ha attivato oppure non funziona l’applicazione scaricata appositamente dal telefono.
Ritornando ai rischi legati all’assenza del dispositivo obbligatorio per legge, si può incorrere ad una sanzione amministrativa da 83 a 333 euro oltre che alla decurtazione di 5 punti patente. A doverla pagare è il conducente o chi è tenuto alla sorveglianza del minore. Se poi, entro due anni dalla prima multa, lo stesso soggetto incorre un’altra volta in una delle violazioni riguardanti i sistemi di ritenuta, oltre alla sanzione pecuniaria avrà anche la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
Le ingenti multe alle quali si potrebbe andare incontro non dovrebbero assolutamente rappresentare un ostacolo all’acquisto di uno di questi dispositivi anti-abbandono. Infatti, la sicurezza del proprio bambino deve venire prima di tutto, ed è quindi fondamentale che il genitore adotti ogni tipo di precauzione affinché l’abbandono in auto non possa neanche essere una remota possibilità.